Scrivere è viaggiare senza la seccatura dei bagagli. (Emilio Salgari)
Un bravo scrittore non si riconosce tanto da quello che pubblica quanto da quello che butta nel cestino della carta. (G. Garcia Marquez)
Uno scrittore professionista è un dilettante che non ha mollato. (Richard Bach)
Si scrive soltanto una metà del libro, dell'altra metà si deve occupare il lettore. (Joseph Conrad)
«Dimmi, sei un vero scrittore, tu?»
«Dipende da quello che intendi per vero»
«Be', tesoro, c'è qualcuno che compera quello che scrivi?»
(Truman Capote - Colazione da Tiffany)
Scrivere è quasi sempre un vizio solitario.
Ci sono quelli che scrivono a quattro mani, ma sono pochissimi e, per la verità, non ho mai capito come facciano.
Molti sostengono di scrivere per se stessi, ma non è vero. Lo scrittore, per poter esistere, ha bisogno di qualcuno che legga ciò che scrive. Qualcuno ha detto che i lettori sono personaggi inventati dagli scrittori e, in effetti, non ci sarebbero lettori se non ci fosse niente da leggere, se non ci fosse chi scrive.
Perciò ogni scrittore, presto o tardi, deve uscire allo scoperto, farsi sentire, farsi voce narrante. Raccontare e raccontarsi, per conquistare un posto nella memoria degli altri e garantirsi un pezzo di sopravvivenza.